Nello scorso weekend si è tenuto il consueto appuntamento annuale con il Contest delle Sezioni A.R.I., storico appuntamento per tutti gli OM italiani appartenenti al sodalizio A.R.I. per dare avvio alle attività estive e scambiarsi dei saluti con amici e colleghi lungo la Penisola.
Quest’anno ho avuto modo di parteciparvi come Singolo Operatore Misto alta potenza, raggiungendo un risultato soddisfacente, che vedete in foto, nonostante un alimentatore rotto che mi ha causato un corto circuito, risolto solo dopo avere smontato mezza stazione per individuarlo! 😓
Quello che emerso in questa tornata è sicuramente che la propagazione ha dato un suo discreto supporto. Infatti abbiamo potuto sfruttare buone aperture anche sulle bande alte. In 15 e 10m le aperture non sono state sempre costanti, soprattutto in 10m i segnali variavano consistentemente nel giro di pochi minuti, ma i QSO si riuscivano a fare e questo è un dato di fatto da tenere in conto rispetto alle edizioni degli anni precedenti.
Dalla mia location è sempre difficile avere skip corti per riuscire a collegare stazioni nel Sud e Centro Italia. Ma in questo weekend, sfruttando anche un po’ di riflessioni, sono riuscito a portare a log diversi collegamenti con zona 8 e 6 che in genere sono le più difficili dal mio QTH. Dal Nord Italia invece sempre segnali consistenti, come anche dalla Sicilia, anche se questi ultimi li ricevevo dal fianco.
Dopo questo report vorrei passare alla nota dolente, ad una mia personalissima critica, ma che ci tengo a rimarcare che vuol essere assolutamente costruttiva. Il ritmo del contest non è stato per nulla incalzante, sintomo questo di una partecipazione di un limitato numero di stazio
ni. Mi sono fatto quindi due conti rapidi e vedendo il mio log le stazioni attive durante tutto il contest saranno state circa 200, al momento in cui vi scrivo i log caricati sul sito ARI sono 164, quindi come numeri orientativi direi che ci siamo. Il trend era già in negativo da diversi anni, ma credo che quest’anno ci sarà un gap sostanziale a ribasso, lo vediamo anche dal grafico dei log ricevuti preso dal sito ARI nazionale.
Considerando che negli anni precedenti la propagazione non era stata delle migliori e che invece qualche buon segnale di ripresa in questo mese si è iniziato a
vedere, non si spiega questa scarsa partecipazione se non dando le colpe ad una disaffezione associativa ormai molto evidente per chi, come me, è assiduo frequentatore della propria sezione e che conosce un minimo le vicende associative locali e nazionali.
Avendo raccolto delle sensazioni tra colleghi, amici e in giro tra Fiere e Manifestazioni, mi sento di dover trarre delle conclusioni e cercare delle motivazioni. Oggi i canali comunicativi tradizionali che si continuano ad usare a livello associativo risultano quasi anacronistici: una rivista, in carta patinata, con sempre meno contenuti di interesse e che a detta di molti viene sempre più ormai accantonata con cellophane ancora vergine, un sito web completamente fuori dagli standard attuali tecnologici e di accessibilità, una quasi totale mancanza sui canali social, invece così tanto seguiti oggi, risultano oggi come forti problematiche che fanno difettare di comunicazione verso il corpo sociale.
Ma l’associazione sono anche le Sezioni! E certo mi viene da aggiungere! Ma le sezioni oggi sono abbandonate alla sola buona volontà dei loro soci. Vi racconto cosa abbiamo fatto nella mia sezione ARI di Bari. Venerdì abbiamo organizzato una serata a tema su modalità operative e uso
dei software da log durante i contest e in genere nell’attività HF. Visto il periodo estivo, per ovviare alle difficoltà di poter essere presenti in sezione, abbiamo anche predisposto una diretta video su Facebook che si può rivedere qui:
Presenti in sezione 6-7 soci, visualizzazioni online oltre 200… Non possiamo più prescindere da questi mezzi comunicativi e il risultato è stato quello di aver visto la partecipazione al Contest delle Sezioni di una decina di soci della sezione di Bari. Vi ricordo che i punteggi dei soci della stessa sezione si sommano e vanno a costituire la speciale classifica delle sezioni, entrare in questa classifica da prestigio e lustro alla vita associativa di ciascuna sezione e può essere un ottimo volano per avvicinare soci e nuovi appassionati alle nostre attività.
Devo riservare in conclusione una nota tecnica a margine del mio articolo. Chi mi conosce sa che mi occupo di sviluppo web per lavoro. Ieri pomeriggio e oggi in tanti partecipanti al Contest delle Sezioni A.R.I. mi hanno contattato per chiedere supporto sul caricamento del log con la procedura online prevista sul sito ARI nazionale. Questa era la schermata restituita da diversi programmi antivirus:
Potrebbe anche essere un falso positivo, però continuo a riproporre la questione che il sito web di un’Associazione importante come la nostra non può essere così indietro come tecnologia rispetto al web moderno. Non è solo una questione di grafica e contenuti, ma soprattutto una questione di accessibilità, usabilità e sicurezza. Ad oggi il sito mostra le seguenti gravi criticità:
- non usa tecnologie responsive, quindi non ottimizzate per i tanti dispositivi che oggi usiamo per la navigazione sul web;
- non è conforme alle nuove normative sul trattamento dei dati personali e privacy (GDPR) e questo significa oggi andare incontro a pesanti sanzioni;
- non rispetta alcuna linea guida di certificazione di accessibilità, eppure nel nostro sodalizio ci sono tanti soci che per età e/o handicap fisici necessitano di ausili opportuni per accedere alle informazioni;
- non fa uso di un certificato di sicurezza SSL, ormai distribuito gratuitamente nel web da enti certificati, per consentire una navigazione sicura con protocolli HTTPS, fondamentali soprattutto quando gestiamo dati personali.
Potrei andare avanti ma esulerei dall’argomento di questo articolo, concludo sottolineando che la mia professionalità su queste tematiche è e sarà sempre a disposizione gratuita del nostro sodalizio A.R.I., magari potrei aiutare a risparmiare migliaia di euro all’anno, del tutto ingiustificati…